Sterilizzare con vapore saturo sotto pressione

 

La sterilizzazione con vapore saturo sotto pressione è il metodo più largamente utilizzato per sterilizzare in ambiente ospedaliero in quanto è la procedura più efficace, più pulita ed economica. L’apparecchio utilizzato per questa metodologia è l’autoclave. La sterilizzazione avviene tramite l’azione del vapore saturo sotto pressione tramite la combinazione di 3 fattori che sono il tempo, la temperatura e la pressione. 

 

Un ciclo di sterilizzazione in autoclave con vapore saturo sotto pressione si compone di diverse fasi:

 

  • Vuoto iniziale
  • Vuoto frazionato o vuoto pulsante
  • Sterilizzazione (134°/121°)
  • Vuoto finale
  • Asciugatura
  • Bilancio barico

Esistono fondamentalmente due cicli di sterilizzazione: il ciclo gomma, che arriva ad una temperatura di 121° per 15 min(solo la fase di sterilizzazione) ed il ciclo tessili/ferri che arriva ad una temperatura di 134° per 5/6 min (solo la fase di sterilizzazione).

Complessivamente quindi la durata di un intero ciclo va da circa un’ora ad un massimo di un’ora e 10 minuti circa (a seconda della scelta del ciclo).

Vuoto iniziale

La prima fase in un ciclo di sterilizzazione è il vuoto iniziale; l’aria viene aspirata completamente dalla camera dell’autoclave, e quindi dalle confezioni poste al suo interno, in maniera forzata grazie all’ausilio di una pompa di aspirazione . Il valore di questo vuoto spinto non deve essere inferiore ai 760 mBAR e deve essere mantenuto per un dato tempo. E’ fondamentale ricordare che dove c’è presenza di aria non può esserci la sterilizzazione; anche una piccola bolla d’aria nella camera dell’autoclave diminuirebbe l’effetto sterilizzante del vapore poiché diminuirebbe la temperatura del vapore stesso.

Vuoto frazionato o vuoto pulsante

La seconda fase in un ciclo di sterilizzazione è il vuoto frazionato o vuoto pulsante che consiste in un’alternanza di rimozione di aria e di immissione di vapore per almeno 5 volte. Nel vuoto frazionato vi è il raggiungimento di due obiettivi; il primo è quello di eliminare eventuali residui di aria rimasti dopo il vuoto iniziale ed il secondo è quello di portare il materiale alla stessa temperature del vapore tramite scambio di calore (se ciò non avvenisse si produrrebbe troppa condensa). Questa fase del ciclo di sterilizzazione è molto delicata; il materiale all’interno della camera dell’autoclave subisce un notevole shock termico (il vapore ha una temperatura di 110°) compromettendo l’integrità delle confezioni. Per diminuire questo potenziale rischio è di fondamentale importanza confezionare e caricare le autoclavi in modo corretto. Vedi.

Sterilizzazione

Nella fase di sterilizzazione abbiamo la distruzione completa di ogni forma vivente sia in fase vegetative che in fase sporigena. A seconda del ciclo scelto (Ferri o Gomma), come detto in precedenza, abbiamo tempi di esposizione al vapore  e temperature diverse; nel ciclo Ferri o Tessili abbiamo una temperatura di 134° mantenuta per 5/6 minuti, mentre per il ciclo Gomma abbiamo una temperatura di 121° mantenuta per 15 minuti. La scelta del ciclo ovviamente è conseguente al materiale da sterilizzare anche se negli ultimi anni le case produttrici di presidi medico/chirurgici costruiscono ormai materiale resistente alle alte temperature fino ad arrivare a 134°.

Vuoto finale

Nella fase del vuoto finale abbiamo l’evacuazione del vapore dalla camera dell’autoclave. La fuoriuscita del vapore avviene in due tempi: una volta che il vapore è iniziato a fluire per gravità tramite il foro di scarico (fino ad arrivare allo zero barico), entra in funzione la pompa di aspirazione per l’evacuazione totale. Anche questa fase è molto delicata per l’integrità del confezionamento del materiale per una disomogeneità di pressione nella camera dell’autoclave.

Asciugatura

La fase di asciugatura non è altro che il protrarsi del vuoto finale in quanto vi è l’aspirazione costante della pompa di aspirazione per almeno 8/10 minuti. Durante questa fase la condensa presente in camera e sulle confezioni evapora e viene portata via asciugando tutto il materiale processato.

Bilanciamento barico

La fase del bilanciamento barico serve semplicemente a portare all’interno della camera dell’autoclave la stessa pressione dell’ambiente esterno e questo avviene immettendo aria filtrata da un filtro assoluto in camera. Da precisare che se questo non avvenisse la porta dell’autoclave, per una differenza di pressione, non potrebbe mai aprirsi.